Perché eseguire una valutazione del rumore nella propria azienda?

Laboratorio chimico e microbiologico Ambientale e Agroalimentare

Perché eseguire una valutazione del rumore nella propria azienda?

La valutazione del rumore è un’analisi fondamentale per garantire la sicurezza e il benessere dei lavoratori. Ecco alcuni motivi chiave per cui è importante:

  1. Salute dell’udito: L’esposizione prolungata a livelli di rumore elevati può causare danni all’apparato uditivo, tra cui l’ipoacusia (riduzione dell’udito) e, nelle forme più gravi, la sordità.
  2. Benessere psicologico: Il rumore può influire sulla qualità del sonno e del riposo, causare affaticamento mentale e disturbi alla concentrazione.
  3. Comunicazione: Il rumore può disturbare la chiarezza delle comunicazioni e la percezione di segnali acustici di sicurezza, aumentando la probabilità di infortuni sul lavoro.
  4. Normativa: L’art.190 del D.Lgs.81/2008 impone al datore di lavoro di effettuare una valutazione del rumore all’interno della propria azienda al fine di individuare i lavoratori esposti al rischio ed attuare gli appropriati interventi di prevenzione e protezione della salute.

La valutazione del rischio rumore dovrebbe essere condotta da tecnici specializzati e considerare vari fattori, tra cui l’intensità del rumore, la frequenza del rumore e la durata dell’esposizione. In base ai risultati, si possono individuare le misure di prevenzione e protezione più appropriate, come l’adozione di dispositivi di protezione collettivi (pannelli fonoisolanti e fonoassorbenti) e di protezione individuale (DPI otoprotettori per gli addetti al magazzino).

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Quali sono i limiti di esposizione al rumore?

I limiti di esposizione al rumore sul posto di lavoro sono definiti dal D.Lgs. 81/08 e sono i seguenti:

  • Valore inferiore d’azione: 80 dB(A). Questo è il livello di esposizione giornaliera al rumore (LEX,8h), che rappresenta l’equivalente energetico dei livelli a cui il lavoratore viene sottoposto durante la sua giornata lavorativa, ponderato in frequenza secondo la curva A e normalizzato ad una giornata lavorativa standard di 8 ore. A partire da questo valore, il datore di lavoro deve fornire ai lavoratori dei Dispositivi di Protezione Individuale per l’udito (DPI-u).
  • Valore superiore d’azione: 85 dB(A). A partire da questo valore, è obbligatorio per i lavoratori utilizzare i DPI-u.
  • Valore limite di esposizione (VLE): 87 dB(A). Questo valore tiene conto dell’attenuazione fornita dai DPI-u. Questa è una soglia che non deve per alcun motivo essere oltrepassata.

Ricorda, la misurazione del rumore rientra negli obblighi del datore di lavoro e deve essere condotta in conformità con le normative vigenti

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Cosa succede se non viene effettuata la valutazione del rischio rumore?
 
  1. Rischi per la salute dei lavoratori: L’esposizione prolungata a livelli di rumore elevati può causare danni all’apparato uditivo, tra cui l’ipoacusia (riduzione dell’udito) e, nelle forme più gravi, la sordità. Inoltre, il rumore può influire sulla qualità del sonno e del riposo, causare affaticamento mentale e disturbi alla concentrazione.
  2. Rischi per la sicurezza sul lavoro: Il rumore può disturbare la chiarezza delle comunicazioni e la percezione di segnali acustici di sicurezza, aumentando la probabilità di infortuni sul lavoro.
  3. Sanzioni legali: Secondo l’art. 28 del D.Lgs. 81/2008, il datore di lavoro ha l’obbligo di valutare tutti i rischi all’interno della sua attività lavorativa, compreso il rischio rumore. Se non viene effettuata la valutazione del rischio rumore o se non viene rinnovata, il titolare dell’azienda (datore di lavoro) può essere soggetto a una sanzione penale, che potrebbe comportare l’arresto fino a 6 mesi oppure un’ammenda fino a oltre 6.000 euro.
  4. Mancata formazione e informazione: La mancata formazione e informazione sul risultato della valutazione dei rischi dei lavoratori esposti ad agenti fisici (art. 184 dlgs 81/2008) può comportare una sanzione.
  5. Mancanza di segnaletica di sicurezza: L’assenza di segnaletica di sicurezza nei luoghi in cui i lavoratori possono essere esposti a un rumore superiore ai valori di azione (art. 192 dlgs 81/2008) può comportare una sanzione.

Pertanto, è fondamentale effettuare una valutazione del rischio rumore per garantire la sicurezza e il benessere dei lavoratori e per evitare possibili sanzioni legali.

Per quanto tempo si deve effettuare la misurazione del rumore?

La valutazione del rischio rumore deve essere effettuata con una cadenza almeno quadriennale, come stabilito dall’art.181 comma 2 del D. Lgs. 81/08 Questo significa che ogni quattro anni, almeno, si deve effettuare una nuova misurazione del rumore in azienda.

Tuttavia, è importante notare che la durata della misurazione del rumore durante la valutazione può variare a seconda delle specifiche condizioni di lavoro e dei livelli di rumore presenti. Ad esempio, potrebbe essere necessario effettuare misurazioni del rumore per l’intera durata di un turno di lavoro o in diversi momenti durante la giornata lavorativa per ottenere una valutazione accurata.

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