Determinazione della concentrazione di odore
La determinazione della concentrazione di odore è un processo analitico utilizzato per identificare e quantificare i composti chimici responsabili degli odori in una determinata matrice (aria, acqua, rifiuti, alimenti, ecc.). Queste sostanze, anche presenti in tracce, possono avere un impatto significativo sulla qualità ambientale e sulla percezione olfattiva.
1. Cosa sono le sostanze odorigene?
Sono composti volatili o semi-volatili che si disperdono facilmente nell’aria e vengono percepiti dal nostro sistema olfattivo. Possono essere:
Naturali (es. composti solforati nei fanghi, aldeidi nei vegetali)
Antropogeniche (es. emissioni industriali, discariche, allevamenti)
2. Tecniche di determinazione
a. Tecniche sensoriali (olfattometriche)
Olfattometria dinamica: utilizza un gruppo di giudici (panel) per determinare la soglia di percezione di un odore. L’aria campionata viene diluita progressivamente fino a non essere più percepibile.
Parametri: unità odorimetriche (ou/m³), intensità, accettabilità.
b. Tecniche strumentali
GC-MS (Cromatografia Gas + Spettrometria di Massa): separa e identifica i composti volatili.
GC-O (Gas Chromatography-Olfactometry): unisce l’analisi chimica e quella sensoriale.
Nasino elettronico: sensori che mimano la percezione olfattiva umana, utile per confronti rapidi.
3. Campionamento
Il campionamento dell’aria odorigena può avvenire tramite:
Sacche Tedlar o Nalophan: per campioni gassosi.
Assorbenti solidi o liquidi: per concentrare le sostanze.
Deve rispettare norme come la UNI EN 13725 (per olfattometria dinamica).
4. Normative
UNI EN 13725: standard europeo per la misurazione dell’odore mediante olfattometria dinamica.
Linee guida regionali o ministeriali (in Italia) per la gestione degli odori molesti.